A TASTE OF DANCE

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Descrizione

ideazione ed interpreti Vittoria Franchina,  Giovanni Leone  

produzione DANCEHAUSpiù  

musiche Aurora – Alva Noto, Ryuichi Sakamoto, Mars -Alex Mein Smith

durata: Versione breve 12 minuti. Progetto completo 20 minuti.

 

Sinossi 

Ogni giorno il nostro cervello assimila 34 gygabite di contenuti, l’equivalente di oltre centomila parole.

Si tratta di un bombardamento sensoriale costante che contraddistingue l’era digitale in cui viviamo; internet ci  offre un accesso semplice, gratuito e pressoché illimitato a dati e notizie di ogni genere, sollecitando  continuamente la nostra curiosità. Così ci affanniamo quotidianamente per cogliere tutti gli stimoli con cui la rete  cerca di ammaliarci, accumulando compulsivamente un’esorbitante serie di nozioni che non siamo in grado di  elaborare. Questo fenomeno è definito “sovraccarico cognitivo” ed è ciò che inibisce la nostra capacità di prestare  attenzione: troppi elementi da valutare, la possibilità di scelta si moltiplica all’infinito e non sappiamo più  distinguere dall’insieme ciò che è rilevante da ciò che non lo è.

La mente si paralizza e chiude i canali di comunicazione con la realtà, lasciandosi fluttuare libera in uno spazio  indefinito. Selezionare, analizzare e riflettere diventano processi troppo faticosi da avviare e come unica soluzione ci  abbandoniamo al fluire di immagini e parole, alle quali permettiamo di manipolarci.

È possibile riacquistare il controllo della nostra mente o siamo inesorabilmente destinati a macinare più  informazioni di quante il cervello ne possa processare?